giovedì 3 marzo 2011

Avventure della ragazza cattiva - Mario Vargas Llosa

Mi era bastato vederla per capire come, pur sapendo che ogni rapporto con la niña mala era destinato all'insuccesso, l'unica cosa che realmente io desideravo nella vita con la passione con cui gli altri perseguono la fortuna, la gloria, il successo, il potere, era avere lei, con tutte le sue bugie, i suoi imbrogli, il suo egoismo e le sue sparizioni. Una huachaferìa senza dubbio...

'Avventure della ragazza cattiva', pubblicato in Italia nel 2006, è un romanzo di Mario Vargas Llosa, scrittore peruviano, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 2010 per «la propria cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell'individuo».
Il romanzo racconta la trentennale storia d'amore e dell'insana ed estrema passione fra due peruviani, la 'niña mala', la ragazza cattiva, appunto, e il 'niño bueno', Ricardo Somocurcio, un 'pichiruchi' che dice 'huachaferìas', che è anche l'io narrante del romanzo. Le avventure della niña mala costituiscono infatti lo spunto per Ricardito per scoprirsi scrittore e per fare della sua vita un romanzo.
Perchè hai sempre voluto essere uno scrittore e non ne avevi il coraggio. Adesso che sto per lasciarti solo, puoi approfittarne, così non ti mancherò troppo. Almeno, confessa che ti ho dato un buon argomento per un romanzo. No, niño bueno?
In ogni capitolo del libro le avventure della niña mala si ripetono con uno schema molto simile: un incontro fortuito ed inatteso fra Ricardo e la niña mala, due chiacchere, Ricardo si arrende al potere che la donna esercita su di lui, un più o meno breve idillio fasullo che porta il niño bueno ad illudersi che la ragazza cattiva resterà con lui fino alla sparizione improvvisa dell'amata, che lo lascerà malconcio, ferito ed instupidito a leccarsi le ferite che egli curerà buttandosi a capofitto nel suo lavoro di interprete e traduttore fino a scoprirsi scrittore. Ogni capitolo del romanzo corrisponde dunque ad un capitolo della vita di Ricardo e ad un'avventura della niña mala, accompagnata da una trasformazione fisica e dell'aspetto della donna oltre che da un cambiamento di identità circondato da una buona dose di menzogne. La niña mala dell'inizio del romanzo è una bella fanciulla che si fa chiamare Lily e si fa passare per una ricca ragazza cilena. Siamo a Miraflores, un paese sulla baia di Lima, in Perù, nei primi anni Cinquanta. Ricardito è un quindicenne orfano di entrambi i genitori affidato alla zia Alberta, che sogna di vivere a Parigi e la cui vita di adolescente viene sconvolta dalla cilenita che gli dice sempre no. In realtà Lily è una povera peruanita che si scoprirà alla fine del romanzo chiamarsi Otilia ed essere figlia di una cuoca e di Arquìmedes, un costruttore di frangiflutti. La peruanita, vergognandosi della propria estrazione sociale e dei propri genitori, subendo il razzismo, la discriminazione, l'esclusione, le frustrazioni ed il pregiudizio indotti dal suo stato all'interno della società peruviana, decide di lasciare per sempre il suo paese e, allontanando da sè il ricordo dell'infanzia e della prima giovinezza, diviene una ragazza fredda e calcolatrice, ipocrita e cinica. Maliziosa, insolente, sfrontata, provocatoria, civetta e dalla personalità indomita ed imprevedibile, per tutta la vita la niña mala persegue il suo fine di ottenere quella ricchezza e quel rispetto che in patria le era stato impossibile ottenere, sposando via via uomini sempre più ricchi ma anche sempre più corrotti nell'animo e privi di morale e tenendo tuttavia come punto fermo nella sua esistenza il niño bueno, suo fedele innamorato, a cui egoisticamente si rivolge per farsi aiutare quando è nei guai, seducendolo ed abbandonandolo ogni volta. Dopo essere stata Lily, la niña mala si trasforma nella compagna Arlette, una borsista del MIR che diviene guerrigliera sull'onda della febbre della rivoluzione cubana; Ricardo la incontra a Parigi, dove egli si è trasferito e dove ha iniziato a lavorare come traduttore all'Unesco. La compagna Arlette, a Cuba per l'addestramento militare, diviene l'amante del comandante Chacòn, braccio destro di Osmani Cienfuegos. Sempre a Parigi Ricardo incontra una nuova niña mala, Madame Robert Arnoux, moglie di un dipolomatico francese che poi abbandona dopo avergli rubato tutto il denaro dal conto corrente segreto in Svizzera. La ex cilenita, ex guerrigliera, ex madame Robert Arnoux, fa di nuovo la sua comparsa nella vita di Ricardo a Londra, dove egli si reca di tanto in tanto per lavoro: ora la niña mala è Mrs. Richardson, moglie messicana di un ricco broker sessantenne appassionato di cavalli che vive a Newmarket. Ma tra tutti un legame lascerà profonde ferite fisiche e mentali alla niña mala, quello con Fukuda, una sorta di Otello giapponese, per il quale la ragazza cattiva, che ora si fa chiamare Kuriko, contrabbanda merce illegale in Africa. Completamente plagiata dall'uomo, che ne fa ciò che vuole, Kuriko verrà alla fine abbandonata, malata, spaventata, preda di attacchi di panico e di un forte esaurimento fisico e mentale. Curata grazie al niño bueno, la niña mala subirà un'ultima traformazione, quella in perfetta sposa di Ricardo a Parigi, con una vita senza sorprese, senza misteri, priva di avventure e con una rigorosa routine. La signora Somocurcio si stancherà presto della sua vita piccolo borghese, lasciando per l'ennesima volta Ricardo per un altro uomo.
Se il tema dell'amore impossibile, che segue strade tortuose e che si presenta nelle forme dell'ossessione, della morbosità, del delirio ma anche della tenerezza e della cura, non è originale, ciò che rende straordinario ed interessante 'Avventure della ragazza cattiva' è il contesto spazio-temporale: Vargas Llosa, peruviano di origine, che fin da giovane ha respirato aria europea, vivendo a Madrid, Parigi e Londra, sa sapientemente collocare la vicenda tra il Perù e le tre capitali europee, tra i primi anni Cinquanta fino agli anni Ottanta. Ne emerge uno splendido ritratto del contesto socio-culturale della vita di quegli anni, tra una Parigi tardo-esistenzialista, la swinging London dei Beatles, dei Rolling Stones e degli hippy, tra una Newmarket con la passione molto British per i cavalli, una Tokyo perversa e sadomasochista e una Madrid internazionale, rinnovata dalla movida. Sullo sfondo, l'amara storia del Perù, tra democrazia e dittatura militare, tema molto caro all'autore. Sull'onda della rivoluzione cubana, infatti, il paese, in cui vigeva un governo democratico, presieduto da Bellaunde Terry, viene sconvolto dalla guerriglia militare del Mir (Movimento de Izquierda Revolucionaria), che l'esercito reprime fino a che, il 3 Ottobre del 1968, i militari, guidati da Juan Velasco Alvarado, organizzano il cuartelazo che pone fine alla democrazia ed instaurano una dittatura militare. Nei dodici anni di dittatura il Perù sprofonda nella miseria, nell'ignoranza e nella brutalità anzichè progredire. Nel 1980 torna la democrazia e i peruviani rieleggono Terry, richiamandolo dall'esilio. Il secondo governo Terry, salvo ripristinare i canali televisivi ed i giornali espropriati dalla dittatura di Velasco Alvarado, non osa annullare nessuna delle pseudoriforme, impoverendo ed inasprendo il Perù ancora di più e provocando una fortissima inflazione. Inizia la rivoluzione armata di Sendero Luminoso che durerà per tutti gli anni '80 e causerà 60.000 tra morti e desaparecidos. 'I sequestri, le bombe dei terroristi, la distruzione di ponti, strade, centrali elettriche, l'atmosfera di insicurezza e di vandalismo, avrebbero ritardato per molti anni ancora il decollo del paese verso la modernità.' Nel 1985 l'Apra con Alan Garcìa vince le elezioni. Le sue politiche, tuttavia, l'inflazione, la nazionalizzazione, la rottura con gli organismi di credito, il controllo dei prezzi e dei cambi, la caduta dell'occupazione e del livello della vita determinano il disastro economico del Perù. Mario Vargas Llosa, pur vivendo in Europa, continua ad amare profondamente il suo paese ed il suo popolo in difficoltà e sente fortemente la necessità dell'impegno, non solo letterario, ma anche civile e politico. Per questo si candida alle presidenziali in Perù nel 1990, uscendone sconfitto da Alberto Fujimori. In aperto contrasto con la politica peruviana, Vargas Llosa prende la nazionalità spagnola.
C'è un tema che vale la pena sottolineare e che avvicina molto il Ricardo Somocurcio all'autore stesso. Entrambi infatti sono peruviani e vivono in Europa, ed entrambi si sentono stranieri sia in Perù sia in Francia. 'In Francia un metèque, in Perù più straniero che a Parigi'. Ricardo si sente un essere senza radici, un fantasma, e il suo ruolo di traduttore ed interprete accentua tutto ciò. Un traduttore e interprete, infatti, è senza apparire, 'sparisce nel mestiere' come un cavaliere inesistente. Sarà proprio l'attività di scrittore a fine romanzo a restituire personalità e spessore a Ricardo.

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